22 luglio 2009

Tardo

Una canzone di Vasco risuona dentro le 4 mura di lamiera che mi ospitano da ormai troppo tempo...una luce indecifrabile colora le case intorno e le fa diventare quasi accettabili...strano...Milano dopotutto non è accettabile...non ha un architettura accettabile...non ha bellezza...o meglio...l'ha persa...è stata lavata via da tutti quei piedi frettolosi che giorno dopo giorno la calpestano...la maltrattano...la conciano per le feste...
In questo quadro (quasi incredibile) della città, mi ritrovo ad assaporare il piacere di ritardare...

Mi capita spesso ultimamente...sapere che devo tornare a casa per riposare e continuare il tran tran che contraddistingue le mie giornate, ma sapere nello stesso tempo, che c'è qualcosa che va oltre...

una sensazione colorata di voglia di vivere...voglia di scoprire, vedere, incontrare, parlare e ascoltare...

Senza fretta, uscendo dalle righe di quella griglia invisibile che comanda la mia vita in questo momento....prendersi la libertà di farsi una sorpresa...

E allora me ne rimango li seduto, senza un perchè ne un per come...non c'è motivo per prendersi del tempo, una pausa....tempo morto da dedicare ai pensieri o anche solo ad appoggiare il cervello nello scaffale a fianco e riprenderlo dopo una mezz'ora...

Nel periodo natalizio di solito, una volta finito l'orario di lavoro, mi concedo una passeggiata per vetrine...le luci, i profumi e i rumori...il freddo attutito dall'imbottitura di ciò che indosso mi fa emozionare e sentire vivo...sembrerà esagerato ma è così...

All'orizzonte c'è qualcosa di nuovo ma è ancora troppo lontano per poterlo sentire concreto...

Torniamo a camminare allora...dopotutto l'orizzonte più saggio da perseguire è il presente...

-Felicità è vivere guardando al domani ma...vivendo il presente...il futuro è adesso-

2 commenti:

deasense ha detto...

..é prendersi del tempo per sé stessi... concederselo, per il nostro piacere.
Non è egoismo.
E' Vita.

Dado ha detto...

Tardare uguale vivere!!