Mi prende uno strano senso di inquietudine guardando fuori.
E' autunno..non primavera.
La strada è bagnata da goccioline che scendono pigre dalla tenda e si vanno a infrangere in mille schizzi colorati...un bicchiere di cartone beige mi porta alla bocca gli ultimi sorsi di caffè americano bollente...quanto meno non avrò freddo per la prossima mezz'ora...ultimo boccone di brioche al cioccolato e via a scrivere ancora dettagli sulla mia mattinata..
Parte un pezzo di Emmy...l'ho scoperta da poco...mi piace...sembra di essere protagonista di uno di quei pranzi di famiglia in una fattoria di inizio '800...bambini che si rincorrono per l'aia e grandi che parlano di cose importanti...che poi...importanti...io credo che sarei a rincorrere un bambino urlando "ce l'hai...!"
C'è stato un momento della mia vita in cui mi sono sentito "grande"...
fino ad allora ero un bambino capriccioso che si dava arie da grande uomo...un essere ormai formato fisicamente ma poco cosciente di quanto potesse essere determinante per la felicità/infelicità degli altri...è qui il punto...si diventa grandi quando si riesce a capire quando sia da bambini pensare di dover essere sempre e comunque grandi...contorto?no dai...il pensiero è parecchio semplice...
Essere sempre e comunque calati nella parte delle persone mature e responsabili, rende un essere totalmente fossilizzato nella sua vita, nelle sue convinzioni....nei suoi valori...
Perchè non poter avere un pomeriggio di pura follia in mezzo a un prato a giocare a calcio, o sprofondare nella neve per fare l'impronta dell'angelo o lasciarsi scivolare su un pendio fino a valle con le lacrime che escono dagli occhi...ghiacciati dal freddo ma scaldati da quel fuoco primordiale che è la felicità di esser quello che si è...senza additivi..senza regole predefinite...
ogni ambito deve avere il suo comportamento...è vero...il lavoro va fatto seriamente e portato a termine altrettanto seriamente...ma questo non significa che bisogna prendersi troppo sul serio..
...in primavera la porta della mia edicola è aperta...i bambini mi vengono a trovare al di là del banco..magari non comprano niente ma lo fanno per il piacere di salutarmi e abbracciarmi...solo per il fatto che li tratto da esseri umani e non da piccoli imbecilli a cui rivolgersi solo con un "cicicicici...e prrrrr...." per farli ridere...
Molti pensano che i bambini nell'età dello sviluppo siano dei "bambascioni" buoni solo a giocare con la pallina o i Gormiti...
Non è così...credetemi...C'è un universo di saggezza dietro due occhi innocenti come quelli della figura che sta in testa al mio blog o a questo post...è quella l'essenza della vita...è quello il senso di tutto...in quegli occhi ci si legge determinazione, infinita speranza, dolcezza, felicità e tristezza nello stesso momento...perchè non poter vivere così anche quando si ha qualche anno in più?
Va beh...finire il mio bicchiere di caffè non sarà impresa ardua ma mi da una soddisfazione tale che potrei far uscire il sole anche subito...ma non ne ho voglia...dopotutto gli alberi fioriti che ho fuori dall'edicola, non vengono bagnati da un po'...
Credo che una pigra (e finalmente soleggiata) domenica di febbraio sia un
buon momento per nuova vita a questo blog! Durante questi mesi non sono
stata poi...
3 commenti:
...con la semplicità delle tue parole riesci a ingrandire le "piccolezze" della vita che ci circonda che ormai quasi tutti danno ormai per scontato! é bello perchè così facendo metti per iscritto la magia della piccole-grandi emozioni, sensazioni, paure e tanti altri sentimenti che la vita ci dona!
beh ti ringrazio Ele..è proprio quello che cerco di fare...penso che sarà carino tra qualche anno rileggere pezzi di questo genere...riscoprire piano piano le emozioni che, con il tempo, saranno coperte dalle paure, angoscie e problemi...
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