21 aprile 2008

Tic, Tic


Perdersi nella corsa leggera delle nuvole
farsi trasportare da un alito di vento
una goccia dispettosa mi bagna di freddo
e gli occhi si schiudono a vedere questa luce.

Un bambino correndo si spruzza infantile
in una pozzanghera piena di gioia
mi alzo di scatto e raccolgo una margherita
la metto tra i tuoi capelli e so che non appassirà mai

2 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Versi davvero struggenti e densi di una malinconia soave. Ed un finale bellissimo e di luce sul futuro.

Dado ha detto...

beh..queste parole dette da un rockpoeta non possono che lusingarmi..grazie mille Daniele